Creazione, propagazione ed infrangimento
Lo spostamento dell'acqua si propaga progressivamente e crea onde molto lunghe (generalmente qualche centinaia di chilometri) e di grande durata (qualche decina di minuti). Per confronto le normali onde marine hanno lunghezze d'onda di pochi metri e una durata di solo qualche secondo: la lunghezza, l'estensione e la durata delle onde di uno tsunami sono quindi molto superiori a quelle delle normali onde marine, mentre solo le altezze dei due tipi di onda può essere paragonabile. Quando l'evento dello tsunami si verifica vicino la costa, lo si denomina "tsunami locale".
La velocità di uno tsunami può arrivare a 500-1000 km/h in pieno oceano fino a ridursi a circa 90 km/h in prossimità delle coste.
La forza distruttiva di uno tsunami è data dalla qunatità d'acqua sollevata, perciò un terremoto in pieno oceano può essere estremamente pericoloso, perché può essere in grado di sollevare e spostare tutta l'acqua presente al di sopra del fondale marino, anche se solo di pochi centimetri. Questa enorme massa d'acqua arrivando in prossimità delle coste trova un fondale marino sempre più basso e perciò tende a rallentare il suo fronte diventando così più corta ma sollevandosi ulteriormente. Un'onda di tsunami che in pieno mare è alta solo pochi centimetri e lunga decine di kilometri diventa in prossimità delle coste un'onda alta molti centimetri o molti metri con una lunghezza di vari kilometri. Nessuna barriera portuale è in grado di contrastare un'onda di questo tipo, che appunto i giapponesi chiamano onda di porto.
L' energia di uno tzunami