lunedì 22 novembre 2010

Le trombe marine

Una tromba marina è un fenomeno assimilabile alla tromba d'aria, che si sviluppa o si muove sulla superficie dell'acqua. Il fenomeno si genera in presenza di una cella temporalesca e presenta in genere una minore intensità rispetto a quello terrestre per la maggiore instabilità della base, dovuta alla presenza dell'acqua.

Le sue fasi
Esso ha in genere termine all'esaurirsi della cella stessa o nel momento in cui la tromba incontra un fronte di pioggia. Come i tornado, le trombe marine possono provocare danni, ma in genere l'entità è minore.
Il ciclo vitale "tipo" di una waterspout può essere diviso in 5 fasi, alcune osservabili dalla costa, altre solo da una posizione sufficientemente rialzata:
  1. La macchia scura: Sull'acqua appare un disco chiaro circondato da un'area scura, di forma indeterminata.
  2. I segni a spirale: Appaiono sulla superficie marina bande spiraleggianti, chiare e scure, che si dipartono dalla macchia scura.
  3. L'anello di spruzzi: Un denso anello vorticoso di spruzzi d'acqua appare intorno alla macchia scura. È presente nell'anello anche un occhio, simile a quello osservato negli uragani.    
  4. Il vortice maturo: La tromba marina, ora estesa dalla superficie fino alle nubi sovrastanti, raggiunge la fase di massima intensità ed organizzazione, per una durata che generalmente va da 15 a 30 minuti. L'imbuto, che può essere molto sottile, appare spesso cavo: al centro del vortice la pressione raggiunge valori bassissimi, ed è proprio il dislivello barico tra il centro e la periferia del vortice a risucchiare aria e acqua verso l’interno e a costringerla a girare intorno al centro di bassa pressione, con velocità prossime agli 80-100 km/h. L' involucro è caratterizzato da condensazione turbolenta, perché all'aria in espansione per via della bassa pressione si aggiunge la presenza dell'acqua marina e perciò anche di una fortissima umidità. Il vortice di spruzzi risale fino all'altezza di centinaia di metri, e spesso, muovendosi, crea una scia sull'acqua ed un treno di onde. L'azione congiunta dei forti venti e della depressione creano sulla superficie marina increspature, onde e dislivelli che vengono percepiti dall' occhio con tonalità di luce differenti. Ovvero offrono diversi tipi di superficie che rifletteranno la luce incidente in maniera diversa l'uno dall'altro. La tromba marina si può muovere con velocità tipicamente compresa tra 50 e 80 km/h in maniera imprevedibile e dipendente anche dall’orografia della zona, con un diametro che va da 1 a 200 metri ed un'altezza che può andare da 100 a 1000 metri (coincidono di solito con l'altezza della base dei cumulonembi da cui esse hanno origine).
  5. Il decadimento: L'imbuto ed il vortice di schiuma e spruzzi cominciano a dissiparsi allorché il flusso di aria calda nella tromba diminuisce. Il dissolvimento da una parte può essere più lento di quello di un tornado terrestre, per via della mancanza di ostacoli in mare, ma dall’altra può essere molto veloce nel caso la tromba incontri un fronte di pioggia, quindi aria discendente contraria al risucchio della tromba stessa, oppure tocchi la terraferma con conseguente mancanza di vapore acqueo sufficiente unito all’attrito con il suolo e con gli oggetti.

Dove si verificano

Le trombe si formano con maggiore frequenza sui mari caldi (ad esempio sul Mediterraneo) e nelle zone delle calme equatoriali, cioè dove sono più alte le probabilità di formazione dei sistemi nuvolosi temporaleschi. In zone con acque fresche, come l’Europa occidentale, sono piuttosto rare e quando si formano generano più sorpresa e meraviglia che spavento data la loro scarsa dimensione. La frequenza è minima tra i 10° ed i 20° di latitudine ed è media tra i 30° ed i 40°. Oltre i tropici la frequenza massima si verifica nei mesi fra il termine dell'estate e l'inizio dell'autunno, nella zona temperata in estate. In Italia le trombe marine sono molto frequenti e le zone più battute sono il Friuli, la costa meridionale abruzzese, lo stretto di Messina, la costa laziale, ligure e toscana. Essendo difficilmente segnalate da qualsiasi tipo di fonte, è impossibile fornire con precisione dati statistici sulla loro incidenza.


Nessun commento:

Posta un commento